Campagna Anas per la regolarizzazione degli accessi sulle strade

(Disposizione n. 97 della Direzione Generale dell’ANAS pubblicata sulla G.U. n. 94 del 22.4.04 Parte Seconda).

L’ANAS ha promosso una nuova campagna di regolarizzazione, che riguarda gli accessi a strade di interesse nazionale gestite dalla stessa società, compresi quelli relativi alle aziende agricole. Tale campagna ha due obiettivi fondamentali, ovvero contribuire ad accrescere la sicurezza delle strade attraverso l’adeguamento tecnico degli accessi irregolari o la loro chiusura, nonché aumentare le entrate dell’Ente (dai dati diramati dall’Anas risulta che l’80% degli accessi, circa 95.000, è irregolare; 55.000 di questi sono già stati monitorati e l’Anas sta provvedendo ad inviare agli utenti le relative azioni di notifica, diffida, ecc.).

La campagna di regolarizzazione mediante definizione agevolata si applica a:

· accessi e diramazioni sprovvisti della preventiva autorizzazione dell’ente proprietario della strada di cui all’art. 22 del Codice della strada;

· installazioni o messa in esercizio di impianti od opere prive del rilascio dello specifico provvedimento; installazione o messa in esercizio di impianti od opere che siano state trasformate o di cui sia stato variato l’uso rispetto allo specifico provvedimento originario di cui all’art. 24 del Codice della Strada;

· attraversamenti od usi della sede stradale e relative pertinenze sprovvisti dell’autorizzazione dell’ente proprietario della strada di cui all’art. 25 del Codice della strada (con particolare riferimento a corsi d’acqua, condutture idriche, linee elettriche, sia aeree che in cavo sotterraneo, sottopassi e sovrappassi, teleferiche di qualsiasi specie, gasdotti, serbatoi di combustibili liquidi, o con altri impianti ed opere, che possono comunque interessare la proprietà stradale) ad eccezione delle linee per telecomunicazioni.

Al fine di procedere alla regolarizzazione l’utente dovrà inviare, entro il 30 giugno 2004 , tramite raccomandata semplice, la domanda al seguente indirizzo: Anas S.p.A. SANATORIA – Via Monzambano 10, 00185 Roma; Box Postale n.1, Ufficio RM 62.

La domanda di regolarizzazione, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale, potrà essere reperita anche presso le sedi compartimentali dell’Anas, sul sito Internet www.stradeanas.it , tramite il numero verde (800 015 051), e presso i nostri uffici. Tale domanda dovrà essere corredata dalla planimetria catastale, in scala 1:1000 o 1:2000, con evidenziato il terreno interessato dall’accesso, e dalla ricevuta di pagamento per le spese di istruttoria.

Ricevuta la domanda, ed al fine di verificare che le opere denunciate presentino i requisiti necessari alla regolarizzazione, l’Anas organizzerà, tramite i propri compartimenti i sopralluoghi necessari, i cui costi sono a carico del richiedente. Secondo quanto indicato dalla società, i tecnici che effettueranno i sopralluoghi dovranno comunque redigere il verbale di accertamento della violazione.

In relazione al sopralluogo va sottolineato che si potranno verificare tre possibilità.

1) Nel caso in cui l’opera oggetto della domanda sia regolarizzabile, secondo i requisiti tecnici e di sicurezza della circolazione prescritti dal Codice della Strada e dal Regolamento, nonché dalla eventuale ulteriore normativa vigente, il Compartimento invierà all’utente, entro il 15 ottobre 2004, il disciplinare relativo all’autorizzazione o alla concessione, che dovrà essere firmato e rispedito dall’utente al Compartimento stesso, entro il 15 novembre 2004, corredato di:

· attestazione dell’avvenuto pagamento delle spese di sopralluogo;

· attestazione dell’avvenuto pagamento dell’importo del canone accessorio dovuto per l’anno 2004, risultante dalle tabelle pubblicate in Gazzetta ufficiale n. 300 del 29.12.03;

· attestazione dell’avvenuto pagamento della sanzione amministrativa per la violazione commessa alle disposizioni di cui all’art. 22 del Codice della strada;

· (ove l’opera da regolarizzare sia in essere da più anni) l’attestazione dell’avvenuto pagamento di un importo a titolo di indennità forfettaria per canoni non corrisposti per le annualità arretrate, nella misura massima di due annualità calcolate sulla base delle tabelle relative agli anni 2002-2003, e di cui alla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30.10.2001 e n. 253 del 28.10.2002;

· ove la regolarizzazione si riferisca ad un’opera che sia stata trasformata, o di cui sia stato variato l’uso, rispetto al provvedimento autorizzativo originario, l’utente corrisponderà all’Anas, a titolo di indennità, un importo commisurato alla porzione di canone non corrisposto, valutato sulla base delle tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale, n. 253 del 30.10.2001 per l’anno 2002 e n. 253 del 28.10.2002 per l’anno 2003, relative alla tipologia di installazione per la quale viene richiesta la regolarizzazione.

Il Compartimento, successivamente, invierà all’utente l’atto concessorio definitivo.

2) Nel caso l’opera oggetto della domanda sia regolarizzabile con prescrizioni, cioè solo a seguito di interventi effettuati dall’utente, al fine di rendere l’opera aderente ai requisiti tecnici e di sicurezza della circolazione prescritti dal Codice della Strada e dal Regolamento, nonché dalla eventuale ulteriore normativa vigente, il Compartimento comunicherà all’utente le modifiche da effettuare ed il tempo a disposizione per effettuarle. La regolarizzazione potrà dunque avvenire solo a seguito dell’esito positivo di un ulteriore sopralluogo.

3) Nel caso di accessi non regolarizzabili secondo i criteri tecnici e di sicurezza della circolazione prescritti dalla legislazione vigente, l’Anas invierà all’utente il verbale di accertamento della violazione, richiedendo il pagamento delle spese di sopralluogo e della sanzione amministrativa ed il ripristino dello stato dei luoghi, con riserva di adottare ulteriori e conseguenti misure e valutazioni. In ogni caso, non si darà luogo alla restituzione di quanto versato a titolo di spese di istruttoria.

In relazione a quanto detto, i costi della sanatoria possono essere così riassunti:

· istruttoria 36 €;

· sopralluogo circa 100 €;

· sanzione amministrativa 137,55 €;

· canone 2004;

· eventuali pagamenti a titolo di indennità forfetaria nel caso in cui l’accesso sia stato realizzato da più anni (nella misura massima di due annualità, tenendo presente che l’Anas ha calcolato un canone medio annuo di 250 €).

In pratica la definizione agevolata permetterà agli utenti interessati di regolarizzarsi pagando due sole annualità pregresse e la sanzione amministrativa minima.

Gli utenti che non aderiranno alla sanatoria pagheranno il canone per cinque anni, invece che per due, potranno vedersi applicare sanzioni più pesanti e non usufruiranno della corsia preferenziale che funzionerà solo in vigenza della sanatoria. Su questo aspetto si sottolinea che l’Anas, in relazione alla necessità di migliorare il proprio bilancio, ha deciso di investire con determinazione nella campagna di regolarizzazione. Tale sforzo proseguirà anche e soprattutto dopo la data del 30 giugno 2004, al fine di ultimare il censimento delle opere non regolarizzate e, quindi, procedere all’invio dei provvedimenti di notifica, diffida, ecc.

In relazione al fatto che la categoria agricola sarà tra quelle più interessate alla sanatoria, visto il gran numero di accessi utilizzati, la Confederazione ha sollecitato l’Anas a tener conto dell’indispensabilità degli accessi allo svolgimento dell’attività agricola evitando quindi, interpretazioni eccessivamente rigide delle norme vigenti, che potrebbero portare alla chiusura degli accessi o alla richiesta di prescrizioni tecniche di adeguamento eccessivamente onerose .

Contemporaneamente si sta proseguendo l’azione (iniziata già da qualche anno), presso l’Anas ed il Ministero delle Infrastrutture, volta a rivedere il criterio di calcolo del canone per gli accessi agricoli, al fine di diminuirne i costi. E’ evidente che una apertura in tal senso potrebbe senz’altro rafforzare la campagna di regolarizzazione nel settore agricolo, dove, frequentemente, le aziende sono costrette ad utilizzare più accessi, con costi spesso elevatissimi.

Si segnala infine, che, in relazione alla vicina scadenza del 30 giugno 2004, è stata già presentata richiesta di disporre di un periodo più lungo per procedere alla regolarizzazione.

(A.D. 2004)